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PIANETI

 

L'astrologia è una disciplina antica che si basa sulla relazione tra la posizione dei pianeti nel cielo al momento della nascita di un individuo e la sua personalità, le sue sfide e i suoi obiettivi nella vita. I pianeti astrologici sono rappresentati da simboli e sono associati a specifici aspetti della personalità umana e a diverse sfere della vita, come l'amore, il lavoro e la creatività. Questi pianeti influenzano la vita dell'individuo attraverso la loro posizione rispetto ai segni zodiacali e ai loro aspetti reciproci. La conoscenza dei pianeti astrologici e del loro significato può fornire una comprensione più profonda della personalità e del percorso di vita di una persona.

I LUMINARI - SOLE e LUNA
IL SOLE
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Insieme alla Luna viene chiamato Luminare essendo i soli due astri che illuminano la Terra per luce diretta o riflessa. Ha un’orbita di circa un’anno per cui attraversa tutti i segni dello zodiaco in un anno solare. La fascia zodiacale essendo di 360°, il suo percorso giornaliere è di 1° circa, chiamato passo solare. Il percorso del Sole è sempre diretto mai retrogrado e sempre nel senso anti-orario cioè nel senso dei segni astrologici dall’Ariete fino ai Pesci. Il sole è simbolo di vita, luce, calore, essenza vitale e rappresenta l’immagine maschile individuabile nel Padre, il marito il fratello, il partner. È l’Io reale psicologico, lo scopo della vita, la forza del Sé .Il tipo solare è avido di luce e di grandezza, Tende verso la perfezione, è preso da un ideale e mira volentieri in alto. E’ il Governatore del segno del Leone. Il segno in cui si trova il Sole alla nascita assume un significato particolare, dato che racchiude l’Io, l’ego, il fulcro di un soggetto. Ci rivela, fondendo i propri significati con quello del segno in cui si trova i tratti fondamentali di una persona, i pregi e i difetti dell’Io. La rappresentazione grafica prevede un grande cerchio al centro del quale figura un punto. Il cerchio è la manifestazione dello spirito, il punto è “l’uno” da cui tutto ha origine e la rappresentazione grafica del Sole è l’unica a comprenderlo. L’immagine grafica che riunisce il cerchio e il punto, è in ogni tradizione la rappresentazione della creazione cosmica ed indica chiaramente il “centro d’origine”. Nella mitologia classica, il Sole è rappresentato da Helios, fratello di Selena, la Luna e di Eros, l’Aurora, padre di Fetonte e della maga Circe. Seduto sul suo caro alato, ogni mattina sorgeva ad Oriente dall’Oceano per ritornarvi ogni sera ad Occidente, portando la luce del giorno agli dei e agli uomini. E’ colui che vede tutto e che ascolta tutto, perciò era invocato nei giuramenti e nelle proteste e i filosofi ne fecero il principio di ogni sapienza. Essendo il datore di vita per eccellenza, non può certo essere collegato ad un solo dio, ciò che dimostra il perché della presenza, nell’antichità, di numerosi dei solari come per esempio il dio Mitra in Persia, Rà in Egitto, Agni in India ed altri ancora, né possiamo dimenticare del Cristianesimo dove Gesù è notevolmente ammantato di attributi solari. Nella mitologia greco-romana, il dio solare è apollo, figlio di Zeus di Leto, fratello di Artemide. Alla sua nascita, Zeus gli dona una mitra d’oro, una lira e un carro trainato dai cigni. I cigni lo conducono nel loro paese al di là del paese del Vento del Nord. In seguito, vi si ritirerà ogni inverno preso le popolazioni locali che lo hanno fatto oggetto di culto. Apollo è anche il dio delle belle arti, della musica e della divinazione e la sua arma preferita è l’arco.

LA LUNA

E’ un satellite della Terra ed è chiamata impropriamente pianeta. Compie un’orbita completa in circa 28 giorni, corrispondente al calendario delle semine, al ciclo femminile, al calendario delle maree, dei vini, ecc. Simboleggia la sensibilità, l’indecisione, le abitudine e il sonno. Il suo ideogramma rappresenta una falce di luna crescente. E’ l’astro in cui regna il tempo della notte e dunque governa i sogni. E’ legata all’inconscio. Esistono due facce principali dell’astro: inconscio, immaginazione e sogni da una parte e meccanismi d’adattamento, bisogno di appartenenza, necessità vitali dall’altra parte. Nella mitologia sono molte le figure legate alla Luna come Iside, Ishtar( la dea della luna mesopotamica), Ecate (divinità notturna infernale che non usciva mai dalle dimore sotterranee), Selene (dea della luna e sorella di Helios), Artemide (dea dell natura selvaggia, della vegetazione e degli animali oltre che della luna), Demetra, Rea (venerata come grande Madre), ma sono tutte in relazione all’attributo che maggiormente ne esprime il significato di Grande Madre. Il culto lunare apparve in Egitto tremila anni a.c. La Luna veniva considerata positiva, in Luna Piena e negativa in Luna Nuova e a secondo di vari aspetti veniva associata a più dee, dalla dolce Selene alla terrificante Ecate.

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MERCURIO

Nella sua peregrinazione attraverso lo zodiaco, Mercurio accompagna costantemente il Sole, da cui, dal punto di vista geocentrico, non si separa mai di più di 28° circa. Mercurio percorre lo zodiaco, di fianco al Sole in media in un anno. Mercurio esprime la comunicazione, la velocità, l’universalità, la sete di sapere, la vivacità intellettuale. In alcuni casi indica discontinuità, inquietudine, nervosismo, distrazione o eccessiva curiosità. Sotto il profilo generale Mercurio è il pianeta correlato all’intelligenza, alla comprensione, alla partecipazione, alla comunicazione, alla mediazione, alla saggezza, alla destrezza e alla perspicacia. Ermafrodita e mediatore tra il maschile e il femminile è il pianeta delle relazioni per eccellenza. E’ anche parlatore, traduttore, interprete e negoziatore. Governa il segno dei Gemelli in cui simboleggia la teoria, la logica e la pura intelligenza: è il Mercurio della ragione, del verbo, della dialettica, e il segno della Vergine in cui simboleggia l’intelligenza pratica, il commercio, l’artigianato e la medicina, cioè il talento abile più che verbale: è lo spirito analitico e il pensiero razionale . Il simbolo grafico è rappresentato da una croce (spazio e tempo), un cerchio (dello spirito) coronato da una parabolla aperta verso l’alto che richiama una ricettività all’infinito. Si può dire che Mercurio riveste un ruolo di distributore dell’energia solare (come la Luna) ma in modo mentale mentre la Luna lo fà in modo vitale. Nella mitologia è il fratello di Apollo, il Sole. E’ il messaggero degli dèi, “psicopompo”, conduttore delle anime e “trismegisto”: tre volte grande. Già poche ore dopo la sua nascita ebbe modo di dimostrare la sua arguzia e la sua ironia quando rubò le mandrie che suo fratello Apollo stava pascolando facendone perdere le tracce mettendo dei cAlzari a mò di zoccolo rovesciato così da fare credere che la mandria fosse andare in senso contrario quando era invece stata fata fuggire dall’altra parte. Dopo poco restituì il tutto e per farsi perdonare regalò a suo fratello una lire che aveva inventato fatta con la carapace di una tartaruga. Ermes-Mercurio è il dio delle invenzioni, protegge i viandanti, è abile scaltro e raggirante, perciò si dice che è anche il dio dei ladri.

VENERE

Nello zodiaco, Venere accompagna il Sole allontanandosene al di 47° circa e lo percorre in un anno a presso a poco. Il suo glifo è rappresenta dal cerchio dello spirito che sormonta la croce della materia. Venere si arresta a più riprese nello zodiaco secondo un particolare schema simboleggiato da una stella a cinque punte disegnata in un solo tratto : il pentagramma al quale gli antichi davano due significati opposti. Punta su simboleggiava un uomo( la natura divina) e punta giù, il cranio di un animale (la natura diabolica) E’ la fortuna minor degli antichi, nel senso che è pianeta portatore di grazia, bellezza, dolcezza e di piccole cose che gratificano. E’ anche considerato pianeta dell’amore, dello charme e può regalare un bell’aspetto fisico, buone maniere, tendenza a modi garbati e cortesi, nonché attitudine per le belle arti, la musica, la grafica e la pittura. La parole chiave del suo influsso è amabilità e personifica il principio di felicità. Governa il segno del Toro (valori materiali, voluttà e sovrabbondanze di beni materiali : cornucoppia) e del segno della Bilancia (ispirazione intellettuale e artistica). Perciò Venere, in astrologia, governa valori sia intellettuali sia materiali. Nella mitologia, Venere, l’Afrodite greca, nasce dal mare (aphros= schiuma di mare). In effetti Saturno dopo aver reciso i genitali di suo padre Urano, le gettò in mare e da lì nacque la Bella Venere. Venere- Afrodite ha comunque un collegamento con Astarte, la dea fenicia della fecondità. Il suo culto era particolarmente evidenziato nell’isola di Cipro. Era moglie di Efesto, il fabbro zoppo e brutto degli dèi e numerose sono le sue avventure extraconiugale della signora. La più famosa rimane la sua relazione co Marte-Ares, dato che furono presi in flagrante dal marito Efesto dvanti a tutti gli dèi divertiti che ridevano del povero e offeso Efesto. Venere-Afrodite è la dea dell’amore, della bellezza, della voluttà e della sensualità ed è anche dea della vegetazione, protettrice dei giardini e delle vigne.

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MARTE
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Marte è il primo pianeta esterno all’orbita terrestre e astrologicamente pianeta superiore del sistema solare e compie il giro dello zodiaco in circa 2 anni circa (687 giorni). Ha due satelliti che sono Deimos, il terrore e Phobos, la paura. E’ simbolizzato da un cerchio da cui parte una freccia obliqua rivolta verso la destra spiegando così che va alla ricerca di ciò che Venere richiede. Governa il segno dell’Ariete e dello Scorpione unitamente a Plutone. Marte rappresenta il principio manifesto della capacità d’azione e sotto questo aspetto il potere contrapposto a Venere. Significa movimento fisico, energia, impulso, affermazione della propria volontà, competitività, lotta aggressività e coraggio. Marte è il pianeta dell’azione diretta e dell’intrusione violenta: nessun indugio, bisogna rispondere subito colpo su colpo. Marte è l’esigente pianeta della lotta e indica come e a che scopo viene usata la forza nella vita, in quale direzione si consuma il massimo di energia. Le sue parole chiave sono coraggio e ardimento, energia e dinamismo. Nella mitologia Marte è l’Ares dei greci, da ara = vendetta, distruzione. E’ effettivamente l’espressione della forza brutale. Dio della guerra, della crudeltà, del disordine. Figlio di Zeus e di Era, dunque fratello di Apollo e di Ermes Marte corrisponde all’energia sessuale in quanto forza genetica e non in quanto pulsione erotica.

GIOVE

E’ il più grande dei pianeti del nostro sistema solare e percorre lo zodiaco in circa 12 anni per cui rimane in media un anno in ciascun segno zodiacale. I greci lo disegnavano con l’iniziale Z. Viene rappresentato attualmente da una croce (spazio-tempo) sovrastata da un parabola (apertura all’infinito). Governa i segni del Sagittario segno di giustizia e dei Pesci, segno di filantropia.. Viene chiamato dagli antichi pianeta della “grande Fortuna” o “Fortuna maior” e assume le caratteristiche astrologiche del grande Zeus, signore dell’olimpo: giovialità, generosità, magnanimità, nobiltà d’animo, benevolenza e tolleranza. Si tende a presentare soltanto la parte amabile della funzione di Giove e si passa speso sotto silenzio il Giove tonante, possessore del folgore celeste che ricade sugli uomini. In pratica, agisce come amplificatore, tanto nelle cose piacevoli che in quelle spiacevoli e i suoi passaggi nell’oroscopo presiedono situazioni difficili da vivere e non solo circostanze felici. Giove offre all’uomo grandi possibilità e occasioni di migliorarsi nel corso della vita e in virtù della propria indole espansiva, ne amplia le vedute e l’orizzonte spirituale, aiuta a superare gli ostacoli, e in generale infonde fiducia e ottimismo. C’è in Giove l’insidia dell’eccesso di gola, il non sapersi frenare nell’ambizione e nei piaceri. Nella mitologia E’ il padre degli dèi ed è colui che dà inizio alla terza generazione dei dèi spodestando suo padre Saturno. Per i Greci era Zeus, per i latini Jupiter. E’ il giudice, il creatore dell’armonia della natura e soprattutto dell’ordine sociale anche se non disdegnava a volte qualche fulmine ben centrato.

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SATURNO
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Saturno percorre l’intero zodiaco in un ciclo di circa 30 anni e in ogni segno zodiacale rimane in media 2,5 anni che significa che ogni circa 7 anni il pianeta forma un angolo significativo con l’oroscopo di nascita. La sua fama di guastafeste ha superato da tempo i confini della scienza astrologica pura ma chi studia la materia comincia a diventarne amico, a stimarlo e a riconoscere i pregi di intervento doloroso ma molto costruttivo nella vita delle persone. I suoi passaggi sono temuti e effettivamente a volte procurano dolore, ma è un impareggiabile, lento e costante costruttore di fortune solide e approfondite. La posizione di Saturno nel tema natale esprime così interventi restrittivi esterni, spesso rissentiti come sfortune. Proprio il principio saturnino della restrizione lenta e graduale indica in quale direzione procedere per combattere l’insicurezza, la delusione e la malinconia. Ultimo dei pianeti noti nell’antichità, Saturno è astrologicamente correlato alla vecchiaia e a tutto ciò che è rapporto con questa età della vita: esperienza, dottrina, serietà, dignità, costanza, responsabilità, ma anche inerzia e una certa tristezza o malinconia. Governa insieme a Urano i segni del Capricorno e dell’Aquario. Il simbolo mostra la croce dello spazio-tempo che domina l’apertura della parabola. E’ il ciclo della vita e della morte. Nella mitologia è assimilato al Chronos greco. E’ l’iniziatore della seconda dinastia degli dèi. Si narra che Chronos, con l’aiuto della madre, attaccò e detronizzò suo padre Urano. Il MIto ci racconta che Urano, dio del cielo, temendo di perdere il potere per opera dei suoi figli, usava rinchiuderli, via via che nascevano, nelle profondità del Tartaro. Addolorata per queste continue violenze, Gea (la Terra), sua moglie, sollecitò i figli affinché facessero qualcosa per fermare questa ignobile abitudine. Solo Chronos accettò il compito e armato di un falcetto d’oro si avvicinò nottetempo al padre e con un solo colpo lo evirò, gettando poi i genitali in mare. Dal contatto fra il liquido seminale di Urano e la schiuma del mare nacque Venere. Chronos diventò così il signore degli dèi. Ma anche questo suo regno non doveva essere felice: il padre, nel momento della sconfitta gli aveva predetto la stessa sorte. Chronos temendo di essere anche lui detronizzato da uno dei suoi figli decise di ingoiarli uno ad uno. Per molto tempo andò avanti ma quando nacque l’ultimo figlio di nome Zeus, la madre Rea lo nascose e invece di presentarle il neonato, le porse una pietre avvolta nelle fasce. Saturno, pensando che fosse il neonato, la inghiotti senza problema. Il gioco era fatto. Appena grande Zeus tornò dal padre e dopo una lotta furibonda lo costrinse a rigettare tutti i fratelli ingoiati e successivamente lo esilio nell’isola dei beati. Così Zeus divenuto signore dell’universo, decise di rompere questa forma tirannica di governo dividendo il dominio con i suoi fratelli: il cielo per sé, il regno dei mari e della terra a Poseidone-Nettuno e il regno del sottoterra, degli inferi a Ade- Plutone. Presso i Romani si dice che quando Chronos, dopo la cacciata da Zeus-Giove arrivò in Italia, egli dette il via all’Età dell’Oro, cioè ad un periodo di solidità e prosperità. In suo onore si celebravano i Saturnali dal 17 al 19 dicembre) festa di allegria sfrenata in ricordo di questa mitica Età.

URANO

Il primo dei pianeti scoperti in età moderna il 13 marzo 1781 da Sir John Frederick William Herschel. Ha una rivoluzione orbitale di 84 anni e si trattiene quindi sette anni circa in ogni segno. Per il grafo del segno, ritroviamo al centro la croce della manifestazione spazio-tempo, che poggia su una piccola sfera che indica il nuovo ciclo che si apre e che si trova sotto la croce e perciò nella fase iniziale. La manifestazione si dirige dunque verso qualcosa di nuovo che nasce dalle due parabole che indicano una doppia apertura, incompiuta. Questo disegno assomiglia tanto a un’ antenna televisiva o a un doppia radar e effettivamente Urano è l’emittente che ci permette di captare idee nuove. In astrologia moderna, governa il segno dell’Aquario. Urano è associato a tutto ciò che è eccentrico, abnorme, rivoluzionario e apparentemente casuale, à ciò che è fuori della norma e dalla tradizione. Nel tema natale, la sua posizione indica in quale campo si sarà originale, non classificabile, al di fuori della media e in che misura deve attendersi avvenimenti inaspettati e sorprese. Urano significa dunque fenomeni straordinari. E’ il pianeta dei chiaroveggenti, dei lungimiranti, il pianeta profetico, delle illuminazioni improvvise e quella dei maghi. E’ anche il patrono degli astrologi. Urano è tuttavia in rapporto col mondo moderno, con la scienza, con l’elettricità, con le scoperte innovative e con gli eventi rivoluzionari in generale. E’ il pianeta che agisce in modo sconvolgente, distruttore delle tradizioni. La sua scoperta ha scombinato il gruppo dei sette pianeti astrologici degli antichi, rivoluzionando questa materia e i suoi metodi consolidati e otto anni dopo ebbe inizio la Rivoluzione Francese. E’ un pianeta che stimola, risveglia, determina cambiamenti improvvisi e dischiude la via la libertà. Nella mitologia Urano è la personificazione del cielo visto come agente di fecondazione della Terra e si ricollega al greco ouranos = cielo. La mitologia greca è avara di aneddoti sul dio e dice semplicemente che si tratta del padre senza volto dei Titani e degli dèi, cacciato dal suo trono dal figlio Chronos. Ma attribuiva a Urano un’altra funzione: era il genitore di Afrodite, certo involontario, ma comunque padre.

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NETTUNO
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E’ con Urano e Plutone il terzo pianeta trans-saturniano e fu scoperto nel 1843. Il pianeta percorre l’intero zodiaco in 164 anni circa, per cui non torna mai durante la vita di un uomo nella stesa posizione occupata nel natale. Nettuno attraversa ciascun segno zodiacale mediamente in 13/14 anni. Ha 2 satelliti di nome Tritone e Nereide. Governatore del segno dei Pesci, ne esalta la vena di altruismo e l tendenza assistenziale, spingendo verso esperienze di misticismo, rivolte alle dottrine orientali e nei casi peggiori verso eccessi nel bere o nelle droghe. Nettuno viene rappresentato con il crescente dell’anima che si eleva sulla croce della materia. La sua ottava minore, Venere domina l’armonia e l’amore e Nettuno indica armonia e amore tramite l’elemento dell’anima. La materia è sormontata dall’anima, ma nello stesso tempo la penetra. Quindi Nettuno rappresenta la realtà psichica e il soprannaturale. Nettuno è un pianeta misterioso, sempre associato alla trascendenza. Il misticismo, l’immaginazione e l’intuizione appartengono alla sua sfera d’influenza: è inoltre correlato alla capacità di penetrare nel subconscio, a tutto ciò che è latente, segreto, spettrale e fugace, ai sogni e alle illusioni, all’estasi e alla contemplazione. E’ il pianeta del genio e della sregolatezza tra i quali esiste solo un labile confine, esalta la creatività, ma non ne nasconde le esagerazioni più evidenti. Dalla posizione di Nettuno nell’oroscopo si può dedurre se e come il suo titolare idealizza il mondo, quali sono gli oggetti delle sue maggiori illusioni, ma anche a quali persone si sente spiritualmente più affine e da chi può attendersi il maggior appoggio; inoltre in che misura deve temere le illusioni, l’apparenza, i miraggi abbaglianti e l’inganno. Nella mitologia, E’ il Poseidone greco, lo “scuotitore della terra”. Ma anche il “signore della terra”. Dio dei terremoti, innanzitutto, dei movimenti tellurici: basta un colpo del suo tridente perché sprofondino terre ed isole. Solo secondariamente è diventato dio del mare. Fratello di Zeus. Nel patto coi fratelli per la spartizione del mondo, tocca a lui, chiomazzurra e “dalla barba di lapislazzuli” il regno del mare. Sua sposa è Anfitrite. Si è innamorato di lei vedendola danzare con le sue sorelle le Nereide e l’ha fatta cercare da uno dei suoi delfini in fondo al mare dove, impaurita, s’era rifugiata sfuggendo al dio.

PLUTONE

E’ il pianeta più esterno del sistema solare e fu scoperto dallo statunitense Clyde Tombaugh il 18 febbraio 1930 su stabilizzazione matematica di Percival Lowell. Plutone percorre l’intera fascia zodiacale in circa 264 anni e resta fermo in un solo segno per più di vent’anni e con Urano e Nettuno fa parte dei pianeti detti generazionali e per tanto dà un orientamento alla massa più che al singolo. Il suo simbolo originale venne ricavato dalle iniziali del suo scopritore e anche delle due prime lettere di plutone. E’ dunque privo di significati simbolici. E’ il signore del segno dello Scorpione. E’ il garante astrologico della nascita e della morte ovvero della morte e della rinascita. I pianeta regge tutti i processi nascosti che sboccano nella trasformazione ben visibile di ciò che è vecchio, superato, in qualche cosa di nuovo. Nel campo fisico Plutone governa l’inconscio collettivo ed i processi di rigenerazione. Nell’oroscopo Plutone indica i periodi della vita in cui un nuovo inizio segue ad un drastico cambiamento di condizioni. Nel primo periodo di vita indica di solito cambiamenti di residenza, le condizioni finanziarie dei genitori o il fallimento del matrimonio dei genitori. Simboleggia la fecondità, le profondità dell’inconscio, il rimosso, la trasformazione, le situazioni doppie, la rigenerazione, la morte - rinascita, le pulsioni sessuali, il mistero e le facoltà occulte. Si dice che Plutone è l’ottava superiore a Marte, rappresentando così una forza esplosiva. Nella mitologia è Ade, figlio di Chronos, inghiottito dal padre e poi risputato per l’intervento del fratello Zeus. Gli è toccato in sorte il regno sotterraneo. Il suo palazzo è nascosto nell’ombra misteriosa di eterna notte oltre l’Oceano, fra cupi fiumi e agghiaccianti paludi, al di là delle “vaste porte” che non è lecito varcare agli uomini se non dopo la morte. E sui morti, pallide ombre, regna Ade. Ai piedi del suo trono c’è Cerbero, l’infernale cane dalle molte teste. Ha un magico casco, un elmo che lo rende invisibile e il suo nome Ade vuol dire appunto invisibile. L’altro suo nome: Plutone, cioè il ricco perché sotto terra, là dove vive in effetti, si celano fantastiche ricchezze. Tremendo dio che non conosce dolcezza, che gioisce delle lacrime e che è bene non nominare, ad evitare la sua terribile collera.

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